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Il palazzo dovrebbe risalire al XI-XII sec. ed è situato sulla parte alta del colle, da dove, con la sua facciata, domina l’unica piazza del paese.

E' di forma quadrangolare ed è disposto su due piani. Attraverso il portale d'ingresso con arco a tutto sesto, che si apre centralmente sulla facciata principale, si accede ad un patio interno di forma quadrangolare. Da qui una bella e imponente scalinata conduce al piano nobile.


Attualmente il Palazzo è adibito ad appartamenti di privati cittadini e si presenta in modo assai diverso dalla antica fortezza che fu.
Pianta
Con il passare dei secoli è stato sottoposto a vari interventi, talvolta vere e proprie ricostruzioni a seguito di devastanti eventi sismici, come il terremoto di Sant'Anna (26 luglio 1805)[1].  

Probabilmente uno dei pochi elementi del passato, che non è andato distrutto, è la graziosa loggetta con archi che si può ammirare alla destra del cortile.

Un altro elemento da cui dedurre un’idea della struttura primaria è la grande torre ancora presente (ru turrone). Mentre le due piccole torrette sono state aggiunte in seguito, presumibilmente nel periodo del brigantaggio pre-unitario.
 
In origine, inoltre, doveva avere l’accesso principale sul lato che affaccia su Pettorano Vecchio.


[1] “(…). Notai in detta terra di Pettoranello (…), che tutte le case costruite di pietra a strati comunemente chiamate lisce, situate senza mistura di calce, queste non furono abbattute dal terremoto: all’epoca il palazzo di esso Signor Principe, costrutto da nuovo in buona parte, fu quasi tutto diroccato; e le altre fabbriche lesionate di molto. La nuova chiesa madre (…), l’è totalmente illesa. (…)” – [Pasquale Fortini in Delle cause dei terremoti e loro effetti. Danni sofferti dalla città d’Isernia fino a quello del 26 luglio 1805].