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LA STRADA VIA VENAFRUM AD AESERNIAE ED A BENEVENTUM



Tracce di una strada romana, ovvero di un ramo dell’antica via Latina che da Venafro passava per la colonia romana di Aesernia (Isernia) proseguendo per Benevento, sono state rinvenute a Pettoranello in località Piro Milone.

Come tutte le strade romane, anche questa aveva i suoi cippi miliari, due dei quali (il 120° e il 121°) sono stati rinvenuti in agro di Pettoranello:



 

  • Cippo 120° (CXX) - “Colonna in marmo attualmente sormontata da una croce in ferro e terminante in basso con uno zoccolo a collarino, (...). Il monumento, portato prima in località ‘Croce’, si trova ora in località ‘Colle’, subito prima dell’abitato di Pettoranello; è stato collocato su di un rialzo del terreno antistante un gruppo di case, sulla sinistra della strada per chi viene dal bivio della statale. Lo stato di conservazione è buono, anche se la superficie è corrosa in qualche punto.”[1]
  • Cippo 121° (CXXI) - Rocchio di colonna in marmo, lievemente rastremato, rinvenuto recentemente (1973, ndr), durante lavori stradali, nei pressi di Pettoranello di Molise, a poca distanza dal precedente milliario, in località ‘Fonte Lanese’, nei pressi del punto nel quale la strada per Pettoranello si stacca dalla statale Isernia-Campobasso. Il monumento – che è fratto superiormente ed inferiormente e presenta fratture anche sulla parte iscritta – è conservato nella chiesa romanica di S. Maria Assunta (o delle Monache), adiacente al Museo Comunale di Isernia”Entrambe le pietre sono di età augustea (del 3-4 d.C. la prima e del 9-10 d.C. la seconda)[3] e considerando la seconda rinvenuta in giacitura primaria, dovrebbe riferire la sua “distanza a Ad Bivium, coincidente con <<Artena La Maiorana>>, dove, come indica anche la T.P.[4], si faceva iniziare la <<via Latina>>”[5]. Inoltre, contrariamente a quanto ipotizzato precedentemente, nulla dovrebbero avere a che fare con “il miliare CXVIIII[6], segnalato a Carpinone[7] e che per la collocazione potrebbe avere il suo punto di partenza da Ad Bivium e nessuna relazione con i cippi di Pettoranello. In pratica il cippo potrebbe riferirsi alla Aesernia-Bovianum Vetus, i cui resti di lastricato furono riconosciuti nel bosco di Chiauci e nella piana di Sessano.”[8]


 

 


[1] A. Donati, Epigraphica – Vol. 19-21 (V. Strada da Venafro ad Isernia ed a Benevento) - Università di Bologna. Dipartimento di storia antica- Fratelli Lega Editori, 1975.
 
[2] A. Donati, Epigraphica – Vol. 19-21 (V. Strada da Venafro ad Isernia ed a Benevento) - Università di Bologna. Dipartimento di storia antica- Fratelli Lega Editori, 1975.

[3] A. DONATI, Epigraphica, XXXVI, 1974.

[4] La Tavola Peutingeriana o Tabula Peutingeriana. Copia del XII-XIII secolo di un'antica carta romana che mostrava le vie militari dell'Impero. Porta il nome dell'umanista e antichista Konrad Peutinger, che la ereditò dal suo amico Konrad Bickel.

[5] Fonte: Rivista di topografia antica (Journal of Ancient Topography) - Volume 5 - "L'Erma" di Bretschneider, 1995.

[6] Recante la seguente iscrizione: HRP IVROSV AVG PONT MAX (Augusto Pontefice Massimo).

[7] Rinvenuto in agro di Carpinone dal Garrucci che ne fa cenno nella sua “Storia di Isernia”.

[8] Fonte: Rivista di topografia antica (Journal of Ancient Topography) - Volume 5 - "L'Erma" di Bretschneider, 1995.